Il progetto di ripristino delle sorgenti acquedottistiche danneggiate dall’alluvione “Vaia” rientra nel piano finanziato dal Governo attraverso il D.P.C.M. del 27 febbraio 2019, con risorse assegnate per l’annualità 2021. Gli interventi, che riguardano diversi siti della provincia di Belluno, sono stati suddivisi in cinque aree funzionali per facilitare una gestione mirata delle risorse e delle attività necessarie.
Un aspetto fondamentale del progetto riguarda l’analisi delle possibili interazioni tra gli interventi e la rete Natura 2000, un’area di grande valore ecologico. Prima di procedere con i lavori, sarà effettuata una valutazione accurata per individuare gli interventi che potrebbero influire, anche indirettamente, sugli ecosistemi protetti.
L’approccio prevede quindi una suddivisione degli interventi in base alla loro localizzazione, cercando di raggrupparli in aree omogenee quando possibile. Questo approccio, oltre a ottimizzare le risorse, aiuterà a valutare l’eventuale effetto combinato di più interventi nella stessa zona, tenendo in considerazione gli impatti ambientali e la protezione dei siti sensibili.
Dati principali
A livello di intervento sul singolo manufatto (o di gruppi di manufatti limitrofi) saranno definite le informazioni previste dalla Linea Guida Regionale per la VINCA ed in particolare:
- aree direttamente interessate
- uso del suolo nelle aree direttamente interessate
- caratteristiche dimensionali
- cronoprogramma
- all’utilizzo delle risorse (rinnovabili e non rinnovabili)
- eventuali precauzioni assunte nei progetti, atte a impedire o attenuare possibili effetti negativi
L’analisi degli aspetti progettuali riguarderà anche le eventuali opere provvisionali di cantiere necessarie per la realizzazione di quanto previsto. In questa fase, quindi, saranno verificate anche le proposte per l’accesso ai siti di intervento.
Nell’ambito del progetto, Nexteco ha svolto la seguente attività:
- Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA)